La Madonna della Cornabusa a sant'Omobono Imagna (BG)
Cornabusa , in dialetto bergamasco, significa rupe-grotta: il santuario è uno degli esempi più impressionanti in Italia di chiesa situata all'interno di una caverna in cui sgorga una sorgente d'acqua.
Secondo alcune cronache, quell'acqua allontanava le malattie fisiche e i malefici spirituali.
La grotta della Cornamusa è situata in Valle Imagna, una valle ad ovest di Bergamo, circondata da altre vallate bergamasche, come la val San Martino, la Valsassina, la Val Taleggio e la Val Brembilla.
La caverna, quasi nascosta in una insenatura della montagna, si apre a circa 700 metri sul livello del mare, e sovrasta la parrocchia di Cepino, frazione di sant'Omobono Imagna.
Dal 1510 vi si celebra la s. Messa.
Il piazzale antistante venne costruito nel 1838.
Storia di fondazione
Tra l'anno 1340 e il 1440, la Valle Imagna, e con essa le valli circostanti, fu teatro di aspre lotte fra due fazioni politiche.
La povera gente della valle, dato il succedersi inisterrotto di rapine, incendi, uccisioni e di vere e proprie battaglie, trovò rifugio nella grotta della Cornamusa, portandovi ciò che era necessario al sostentamento e le cose più care. Tra i tanti, c'era una donna che portò con se nella caverna ciò che aveva di più prezioso: una bella effige di Maria Vergine Addolorata.
Quando i fuggiaschi lasciarono l'antro, la statua della Madonna restò là, forse a ricordo e ringraziamento della protezione materna sperimentata in quel brutto periodo.
Qualche anno dopo, una giovinetta sordomuta di Bedulita, faceva pascolare le sue pecore nei dintorni, per curiosità o, forse, per ripararsi da un temporale, entrò in quel anfratto oscuro e profondo, e improvvisamente si trovò davanti alla statuetta di Maria. Si inginocchiò a pregare, e , piena di commozione, corse a casa a riferire ai parenti quanto le era successo, senza quasi accorgersi che le sue orecchie udivano, e la sua lingua parlava sciolta e pedita.
Il fatto si divulgò ben presto nell'intera vallata e fuori, e da allora sarebbe cominciato il culto della Madonna della Cornamusa.
Dal diario di Padre Donato Calvi, intitolato "Effemeridi", pubblicato nel 1658, afferma che:
correndo tradizione che qui un tempo in tempo di guerra si ricoverassero le genti di quei dintorni, e per il miracolo di Maria Vergine, che seco aveva portato una donna, sorgesse una fonte.
tratto da :
Bergamo-Italia nostra-santuari
Michela Zucca